Mercoledì sera, 11 marzo 2020, tutta Italia è rimasta senza fiato per qualche minuto: il Presidente del Consiglio dei Ministri, come sappiamo, ha disposto la chiusura di tutti gli esercizi commerciali e delle aziende per tutta la nazione fino al 25 marzo: quella che tutti noi ormai chiamiamo “quarantena”. Una misura che, in fondo, un po’ ci aspettavamo (e forse speravamo), ma a cui nessuno di noi poteva essere preparato.
Questo articolo è scritto da Valeria (coordinatrice dei corsi a catalogo e social media manager) della sede ENAC Veneto di Verona, che ha voluto condividere con tutti i lettori del Magazine ENAC Veneto sia la ri-organizzazione dell’ente in una situazione di emergenza come questa, sia le sensazioni che sta provando, probabilmente condivise da molti italiani.
Mi sembra di vivere in una puntata di Black Mirror, la serie TV che “esplora le peggiori paure legate alla tecnologia, con storie che attingono ai disagi collettivi del mondo moderno” (fonte: wikipedia.org/Black_Mirror). In quarantena per proteggerci da un nemico invisibile, con solo mascherine e guanti come fragili armi per combatterlo e la tecnologia come unico appiglio per mantenere un’apparente forma di normalità.
Da qualche giorno, come tutti gli italiani, sono costretta ad essere ancora più pantofolaia del solito, tra libri, tutorial di cucina e serie TV, l’agenda piena di appuntamenti su Skype per gli “Apericall” con gli amici e le videochiamate quotidiane con le persone che amo, ma che si trovano a tanti chilometri di distanza. Fino a poco tempo fa eravamo abituati a pensare che le tecnologie fossero in grado di azzerare le distanze: oggi siamo della stessa opinione? Sicuramente ci aiutano a mantenere i contatti personali e professionali, ma quanta sofferenza nel non poterci più vedere di persona ed abbracciare!
Anche il lavoro si ri-organizza. In ENAC Veneto, infatti, abbiamo introdotto 3 principali novità:
- FAD – Formazione A Distanza. Le Scuole di Formazione Professionale SFP di Treviso e Verona stanno regolarmente erogando l’attività didattica con la modalità FAD.
- Chiusura delle sedi dei servizi per adulti e imprese fino al 29/03/2020 (vedi articolo del 10 marzo: magazine.enacveneto.it/italia-zona-rossa/).
- Lavoro Agile o Smartworking. Noi dipendenti delle 4 sedi (Feltre, Schio, Treviso e Verona) stiamo lavorando da casa già da qualche giorno: alle 9:00 ci colleghiamo su Skype per il buongiorno e poi via, ognuno di noi si immerge nella quotidianità delle proprie mansioni. C’è chi deve posticipare le lezioni dei corsi avvertendo gli allievi e concordando nuove date con i docenti, c’è chi si mette in pari con il lavoro di back-office che, nell’operatività di ogni giorno, a volte si tende a lasciare indietro e c’è chi, come me, può andare avanti comunque perché il lavoro della comunicazione non si ferma (sito, magazine, pagine Facebook, newsletter). Alle 11:00, poi, coffee break digitale tutti insieme. 😉
Lavorare da casa mi ha sempre spaventata, devo essere sincera. Il senso di responsabilità c’è sicuramente, ma avevo paura di avere troppe distrazioni: la dispensa a 2 passi, la finestra di fronte (in effetti fortunatamente non passa quasi nessuno, quindi in questi giorni sarebbe comunque difficile divagare), il cellulare sempre a portata di mano, 2 gatti litigiosi. 😉 Ammetto che le prime ore sono state un po’ difficili perché dovevo collegarmi al server da remoto, ricordare (o cercare) le password, ripristinare le schede sul browser che sono abituata a ritrovare già bloccate sul pc del mio ufficio. Però poi è bastato poco: il cellulare distante dagli occhi, un elenco di attività da spuntare e il ri-organizzare file, cartelle e collegamenti!
Devo dire che ora, oltre a non spaventarmi più, lo Smartworking mi sembra una valida alternativa per tutte le aziende in cui non è necessaria la presenza fisica dei dipendenti in momenti di emergenza come questo, in cui sono più che mai necessari gli sforzi di TUTTI per contenere il contagio da Covid-19. Video conferenze e video chiamate su piattaforme come Skype possono sostituire le riunioni, le e-mail possono temporaneamente sopperire alle telefonate e poi sono certa che, in momenti come questi, la mente è più rilassata e concentrata e può proporre soluzioni creative alle problematiche che riscontriamo nella vita lavorativa di tutti i giorni.
In attesa di poter rientrare di nuovo nei nostri uffici, di poter rivedere familiari, amici e colleghi e, nel mio caso, allievi, voglio provare a strappare un sorriso a tutti i lettori con lo screenshot rubato (da Antonello) di uno dei coffee break digitali della sede ENAC Veneto di Verona: il sorriso contagioso di Irene e la sottoscritta alle prese con uno dei 2 gatti litigiosi!
Verona, 16/03/2020
Complimenti! Un bellissimo contributo e un aiuto per molte persone. Grazie per la condivisione di paure, difficoltà, ma anche delle opportunità. Complimenti a te e a tutta la squadra. Comunque… a presto!